|
Canile di Statte a Taranto
Wednesday, November 7th 2007, 11:29 AM 2187 0
Ieri sera sul TG2 hanno trasmesso un servizio sul canile di Statte, da qualche tempo sotto ispezione del Corpo Forestale, della Protezione Civile e del Dipartimento Sanitario di Taranto che ha appositamente istituito una commissione veterinaria. Anche Rai 1 e le televisioni locali hanno effettuato delle riprese, mentre in Parlamento è stata presentata una interpellanza, e in Puglia il presidente del gruppo di AN pare abbia preso posizione in difesa dei diritti degli animali.
La Polizia Ecozoofila del Commissariato di Roma ha diffuso una nota di servizio di un suo operatore, scritta durante una visita fatta il 27 ottobre scorso. La situazione è raccapricciante: la struttura fatiscente, molti box sono senza la zona notte riparata, per cui i cani stanno sotto il sole cocente d'estate e sotto la pioggia in inverno, il terreno è fangoso e scosceso per cui avvengono periodici allagamenti e cedimenti, non è possibile far defluire i liquami fuori dai box, non ci sono pedane o cucce o giacigli di nessun tipo. Non ci sono ciotole nè per l'acqua nè per il cibo, i cani sono costretti a camminare in mezzo alle loro feci perchè non c'è nessuna attività di pulizia. Non c'è assistenza veterinaria dal 2003, molti presentano rogna e alopecia, alcuni sono scheletrici, alcuni con tumori evidenti, alcuni non camminano più. Nei box girano topi che mangiano il cibo dei cani, alcuni di loro sono morti, altri convivono con i cani pacificamente, contribuendo a diffondere malattie e virus. Alcuni cani rosicchiano teschi e ossa di altri già morti. In una zona adiacente alla struttura, lungo un dirupo, sono stati trovati molti cuccioli morti, altri cadaveri di cani adulti, pelo di cane intrappolato negli arbusti, come se da tempo questo luogo fosse usato da discarica.
Questa situazione ora è sotto inchiesta, è stata disposta l'autopsia di molti cani deceduti, e comunque saranno fatte indagini supplementari. Si parla di una città italiana, nel cuore dell'Europa, non di un posto da terzo mondo, come il Costa Rica, che ha dato i natali a quel depravato di sedicente artista, Guillelmo Vargas, detto Habacuc, il quale ha esposto alla Biennale Sudamericana "un'opera d'arte" consistente nell'agonia di un cane tenuto senza cibo e senza acqua, legato al muro, senza possibilità di scampo, poi morto di stenti qualche giorno dopo, sotto gli occhi dei visitatori della mostra, sotto lo sguardo degli organizzatori, senza l'aiuto di nessuno....... Si parla di Italia, si parla di una nazione che ha una legge specifica contro il maltrattamento degli animali, che prevede punizioni e sanzioni, compresa la galera......
Ma noi non siamo evidentemente molto diversi da questo "artista", siamo complici, siamo carnefici. Ricordo l'intervento di una ragazza di Taranto su questo sito, Bobia, che il 29 maggio scorso scriveva con orrore del canile della sua città, forse è proprio questo stesso canile oggetto di ispezione. Le avevo scritto incitandola ad andare di persona, a farvi opera di volontariato, a portare cibo o comunque ad interessarsi della cosa. Non mi ha mai risposto, nè ha mai dato un segno di qualsiasi natura. Il nostro sdegno e la nostra capacità di compassione hanno evidentemente una durata limitata, ci stanchiamo, assorbiti come siamo da mille cose e da mille impegni, non sempre importanti, per la verità.......
Giorgio Gaber, il grande Giorgio Gaber, in una sua canzone diceva:
"la libertà non è star sopra un albero,
non è neanche il volo di un moscone,
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione".
Partecipazione.
Se possibile, anche soltanto per la sofferenza di un cane.
|