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LA FILARIOSI CARDIOPOLMONARE
Friday, May 4th 2007, 5:44 PM 1809 2
La filariosi cardiopolmonare e' una malattia causata da un parassita, un nematode (verme tondo), chiamato Dirofilaria Immitis.
Ciclo vitale.
Questo verme richiede non solo un ospite definitivo, dove vive l' adulto che si riproduce, ma anche un ospite intermedio che diffonde la malattia e nel quale il parassita si sviluppa.
Possono venire colpiti in generale tutti i carnivori: quindi i cani, i gatti, i furetti ecc. ecc (ospite definitivo).
I parassiti adulti vivono di regola nel cuore destro e nell' arteria polmonare; altre localizzazioni possono essere la vena epatica, l' arteria aorta, le arterie iliache o le femorali, i testicoli, il cervello o l' occhio.
I soggetti parassitati presentano nel cuore ed areee viciniori da 5 a 30 parassiti, in altri casi si sono potuti rilevare sino a 100 vermi.
Il maschio del parassita adulto ha un diametro di circa 0,8 mm. ed una lunghezza di 15 cm.; la femmina e' piu' grande, ha un diametro di circa 1,2 mm. ed una lunghezza che puo' raggiungere i 30 cm..
La femmina, dopo la fecondazione, emette direttamente nel circolo sanguigno le microfilarie (larve di prima eta'- L1 -) che permangono per lungo tempo nel torrente sanguigno (anche due anni).
Prima di diventare adulti le larve subiscono quattro mute.
Non sempre i soggetti parassitati presentano forme larvali in circolo, puo' capitare ad esempio che un ospite abbia nel suo organismo solo parassiti di un unico sesso o che in seguito a trattamenti farmacologici i parassiti siano divenuti sterili.
Le larve di prima eta' per svilupparsi e mutare devono venire "succhiate" da una zanzara (un dittero ematofago del genere culex) che assolve al ruolo di ospite intermedio.
Nella zanzara le larve di prima eta' subiscono due mute (da L1 a L2 e quindi da L2 a L3).
Le larve di terza eta' (L3) penetrano nell' organismo dell' ospite definitivo mediante il pungiglione della zanzara quando questa decide di fare un pasto.
Rapidamente le L3 mutano in larve di quarta eta' (L4) che penetrano nel circolo sanguigno, queste successivamente subiscono una nuova muta e divengono larve di quinta eta' (L5) e raggiungono il cuore dove si fissano e divengono parassiti adulti.
Dal momento in cui le L3 penetrano nell' organismo dell' ospite definitivo al momento in cui i parassiti divengono adulti ed iniziano a riprodursi occorrono circa sei mesi.
Il parassita adulto puo' vivere fino a cinque anni.
Diagnosi.
La sintomatologia e' non specifica, ma riferibile genericamente ad un danno cardiaco.
In un primo tempo il soggetto colpito da filariosi manifesta un quadro che si definisce come "sindrome da minor rendimento" abbiamo malessere, minor vivacita' e minor resistenza allo sforzo fisico; tale situazione risulta piu' evidente in un soggetto sportivo, cane da caccia o corridore, in un soggetto da compagnia o sedentario la sintomatologia puo' risultare non evidente.
Col tempo si vengono a determinare delle alterazioni cardiache anche imponenti con grave compromissione dello stato fisico del paziente. La mortalita', specie nel gatto, puo' essere elevata .
La diagnosi specifica si effettua:
* evidenziando le larve (L1) del parassita in una goccia di sangue;
* ricorrendo a test immunoenzimatici specifici.
La prima metodica non e' sempre sicura poiche', come detto, vi possono essere parassiti adulti sterili o le larve possono non essere presenti nella goccia di sangue prelevata; il secondo metodo e' invece probatorio.
Non esiste un vaccino, pertanto nelle zone a rischio si deve effettuare una profilassi imperniata su due capisaldi:
* vitando le punture delle zanzare (vi sono appositi prodotti che esercitano tale azione);
* facendo assumere ai soggetti specifici prodotti atti ad uccidere le forme lavali (L3 ed L4) eventualmente trasmesse dai vettori (zanzare).
Si ribadisce che il trattamento farmacologico non e' una vaccinazione ma una terapia vera e propria che parte dal concetto di eliminare le forme larvali eventualmente presenti.
Questo trattamento si effettua quindi quando sono presenti le zanzare, in genere da maggio ad ottobre, somministrando l' ultima dose DOPO la scomparsa degli insetti.
A seconda della situazione possono venire somministrati prodotti per iniezione, per bocca o spot-on (quelle pipettine il cui contenuto viene depositato tra le scapole alla base del collo).
Prima di effettuare la profilassi e' buona norma effettuare un test per vedere se il soggetto ha comunque contratto la malattia. La frequenza con cui va ripetuto questo test e' in relazione al tipo di profilassi effettuata: si effettua sempre la prima volta che si effettua la profilassi, ogni due-tre anni se la profilassi avviene con prodotti per bocca (possono venire sputati, vomitati o in seguito a problemi diarroici venire eliminati prima di un sufficiente assorbimento intestinale); ogni 4-6 anni con prodotti spot-on e per iniezione (la non risposta ad una somministrazione corretta di un farmaco e' sempre possibile).
Terapia.
Il soggetto affetto da filariosi puo' essere curato somministrando un apposito prodotto in due riprese a distanza di 24 ore.
Nel periodo che precede e segue il trattamento terapeutico specifico di norma si soministrano dei farmaci di "sostegno".
La terapia e' pesante, non scevra da effetti collaterali e purtroppo non offre una garanzia di guarigione totale.
È molto importante per il vostro pet. iniziate la profilassi
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